Tirocinio Formativo Attivo – TFA

Responsabile delle Attività di Tirocinio Scuola Infanzia/Primaria/Secondaria di Primo Grado
Prof.ssa Daniela Attianese contatti: rmic8f8006@istruzione.it – daniela.attianese@icvelletrisudovest.it

SCUOLA DELL’INFANZIA

TIPO POSTO N. TUTOR POSTI DISPONIBILI TIROCINIO
AAAA POSTO COMUNE

 

ADAA POSTO SOSTEGNO

1

MAGGIORE SONIA   CV

2

 

 

SCUOLA PRIMARIA

TIPO POSTO N. TUTOR POSTI DISPONIBILI TIROCINIO
EEEE POSTO COMUNE

 

 

2

CEDRONI SANDRA   CV

VALERI PATRIZIA   CV

4

 

 

ADEE POSTO SOSTEGNO

 

 

 

 

 

5

VALERI PATRIZIA  CV

CEDRONI SANDRA  CV

PIUMINI LORETTA  CV

TRIVELLONI ROSANNA  CV

RECCHIA GIULIA  CV

10

 

 

 

 

 

 

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TIPO POSTO N. TUTOR POSTI DISPONIBILI TIROCINIO
ADMM POSTO SOSTEGNO

 

 

3

TROIANI STEFANIA   CV

LAROCCA EMANUELA   CV

TRENTA CARLO  CV

6

 

 

 

Piano di realizzazione e di svolgimento delle attività di tirocinio

Il tirocinio attivo comprenderà una vasta gamma di attività per garantire al soggetto in formazione un passaggio graduale dall’osservazione alla piena partecipazione. Il progetto di tirocinio presenterà un percorso formativo che offrirà al tirocinante le opportunità più adeguate a compiere il passaggio dalla fase passiva di osservazione alla fase in cui egli si fa parte attiva. Verrà quindi posta particolare attenzione affinché la progettazione preveda attività che rendano il tirocinante partecipe e consapevole.

Si riportano le seguenti attività, in linea con le indicazioni del DM 249/10 e della circolare MIUR prot. N. 549 del 2013:

  • L’osservazione, nei diversi momenti della vita scolastica nella classe del tutor (nelle sue ore e/o nelle ore di altri docenti), e/o in altre classi;
  • Osservazione dei diversi ambienti e spazi di lavoro della scuola e interviste ai diversi operatori della scuola;
  • Attività didattiche a classe intera o con gruppi di allievi (con la supervisione del tutor): ad esempio lavoro di gruppo, appoggio a gruppi differenziati di allievi, brevi spiegazioni, lezioni, interrogazioni, laboratorio, altre attività e progetti previsti dal POF;
  • Attività professionali svolte all’interno della scuola, quali ad esempio: partecipazione a Organi collegiali e Commissioni o gruppi di lavoro, redazione e correzione di verifiche, partecipazione agli esami;
  • Partecipazione ad attività in sedi esterne alla scuola e/o sul territorio (manifestazioni, visite didattiche, gite scolastiche, ecc.);
  • Attività, strettamente monitorate dal tutor del tirocinante, dedicate alla preparazione di materiale didattico.
  • Mettere al centro del proprio lavoro gli alunni, da considerare come futuri cittadini a cui fornire strumenti per comprendere il proprio sé in tutti i contesti in cui agisce e per interpretare il mondo;
  • Sapersi relazionare, gestendo la comunicazione in modo euristico:
    a) con il gruppo classe e con ogni singolo alunno, finalizzandola all’arricchimento dell’espressione con tutti i linguaggi intesi come mezzi per acquisire nuove conoscenze, capacità e competenze;
    b) con i genitori, al duplice fine di renderli consapevoli e partecipi del processo formativo scolastico dei propri figli;
    c) con i colleghi, con il dirigente e con il personale ATA per trasformare la scuola in una vera e propria comunità di pratiche in cui la circolarità delle informazioni ed il continuo feedback consentano di ottimizzare l’efficacia di tutti i processi di insegnamento/apprendimento;
  • Acquisire la capacità di progettare/programmare, collaborando con il tutor e con tutti i consigli di classe nell’esplicitazione/organizzazione consapevole delle fasi della progettazione/ programmazione e gestendo al meglio tutte le risorse disponibili in loco o in rete;
  • Predisporre attività miranti a promuovere nei discenti un metodo di studio autonomo e flessibile che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali, imparando a sostenere una propria tesi ed ascoltando l’argomentazione delle ragioni degli interlocutori;
  • Rendere significative, sistematiche e motivanti per tutti i discenti le attività didattiche attraverso una progettazione curriculare efficace e contestualizzata del singolo docente, del consiglio di classe e del dipartimento di riferimento e, conseguentemente del Piano dell’Offerta Formativa;
  • Far acquisire un habitus mentale caratterizzato da onestà intellettuale, da rigore logico, da capacità di identificare problemi e di individuare possibili soluzioni anche alternative tra loro;
  • Favorire negli alunni la capacità di saper compiere interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle diverse discipline (lettere, matematica e scienze, lingue, musica, tecnologia, scienze motoria, arte);
  • Utilizzare a scuola tutte le tecnologie come veicolo di apprendimento critico, implementando negli studenti questa dimensione, evitandone una fruizione passiva e massificante;
  • Approfondire le proprie conoscenze e le proprie competenze disciplinari e professionali, con permanente attenzione alle nuove acquisizioni scientifiche, promuovendo sempre l’innovazione possibile.
  • Riflettere costantemente sulla propria deontologia professionale.
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